Al fianco di Soru, Calenda critica la divisione nel centrosinistra e sostiene l’Importanza del supporto locale.
Sassari diventa il palcoscenico di un importante endorsement politico: Carlo Calenda, leader di Azione, si è espresso a favore di Renato Soru nella corsa elettorale, sottolineando la sua superiorità come candidato per la conoscenza profonda della Sardegna e la capacità di rappresentare autenticamente la regione. Durante un evento condiviso con Soru e Federico Pizzarotti, Calenda ha enfatizzato l’unicità di Soru, il “candidato migliore“, nativo della Sardegna, a differenza degli altri, scelti attraverso dinamiche nazionali.
La divisione nel centrosinistra e la posizione di azione
La frammentazione del centrosinistra è stata al centro delle critiche di Calenda, che ha rimproverato il Movimento 5 Stelle per non aver cercato un terreno comune, mantenendo la coalizione divisa. Questa divisione ha portato Azione e +Europa a sostenere fermamente Soru, ritenuto il più capace tra i candidati. Calenda ha messo in discussione la logica del “voto utile“, promuovendo invece una scelta basata sulle qualifiche e le realizzazioni dei candidati.
L’importanza della protezione per gli agricoltori
Calenda ha toccato anche temi di rilievo sociale e economico, come la tutela del costo di produzione per gli agricoltori, proponendo che la grande distribuzione non dovrebbe acquistare sotto tale costo. Questo principio, secondo Calenda, dovrebbe funzionare come un salario minimo per gli agricoltori, garantendo un tenore di vita dignitoso.
Il leader di Azione non ha evitato il confronto, rinfocolando la polemica con la Cgil riguardante le questioni industriali e la difesa del settore auto, criticando le scelte economiche a favore delle grandi corporazioni a discapito dell’industria nazionale.
Calenda, con il suo sostegno a Soru, lancia un appello al centrosinistra: superare le divisioni e focalizzarsi su candidati che offrono esperienze concrete e soluzioni innovative. La sua visita a Sassari non è solo un gesto di supporto politico, ma un invito a riflettere sulle reali priorità della politica e dell’economia italiane.